Intercettazioni, Natale (Fnsi): "Le novità non sfiorano le questioni chiave”

07lug2010
Durante uno degli incontri contro le norme bavaglio, il presidente del sindacato dei giornalisti ha rigettato le intese in parlamento sulla legge: "Questo testo comporta una secretazione per anni della possibilità di fare cronaca giudiziaria"

ROMA - Dalla Federazione nazionale della stampa italiana arriva un no secco a qualunque intesa parlamentare sulle intercettazioni. "Le novità che si stanno prospettando sul Ddl intercettazioni non sfiorano le questioni per le quali il giornalismo italiano con grande compattezza si sta sollevando - ha detto Roberto Natale, presidente della Fnsi - un punto rimane essenziale: questo testo comporta una secretazione per anni della possibilità di fare cronaca giudiziaria". Natale è intervenuto nei giorni scorsi nell'ambito di una delle iniziative che il sindacato ha organizzato contro le nuove norme sulle intercettazioni: "Matite contro la mafia" nella sala Walter Tobagi della Federazione, per la presentazione del fumetto - graphic novel "Pippo Fava, lo spirito di un giornale" sull'esperienza di Giuseppe Fava, direttore de"I Siciliani", ucciso dalla mafia a Catania nel 1984. "Con rispettosa attenzione al dibattito parlamentare, dove pare si configuri un clima di dialogo e di concordia tra le istituzioni che dovrebbe portare a un punto di equilibrio, noi continueremo a sottolineare che questa intesa non ci riguarda proprio - ha affermato Natale - la nostra battaglia dura da due anni e il punto decisivo è il nostro dovere - diritto di informare  e il diritto dei cittadini di sapere. Anche la società civile si è mobilitata". Il presidente del sindacato dei giornalisti ha ricordato la proposta della Fnsi di "un'udienza stralcio". "Se il problema è quello della privacy la soluzione non può essere la secretazione - ha detto - prima che gli atti diventino pubblici un magistrato stralci le parti della vita privata che non riguardano l'inchiesta". (rc)