Finzi: "Malgrado la bassa reputazione, fortissima domanda di giornalismo”

14apr2010
A Milano "Giornalisti nonostante". Indagine di Astra: per il 68% degli italiani i giornalisti sono inadeguati, per il 59% gonfiatori di notizie, non indipendenti (52%), corrotti e iper-narcisisti (30%)

MILANO - Per il 68% degli italiani i giornalisti sono inadeguati. Per il 59% gonfiatori di notizie, non sono indipendenti (per il 52%), corrotti e iper-narcisisti (30%). Eppure, malgrado la bassissima reputazione della categoria, non se ne può fare a meno. Ne è convinto Enrico Finzi, presidente di "Astra ricerche" dal momento che "c'è una fortissima domanda di giornalismo", intervenuto al seminario di Redattore sociale "Giornalisti nonostante". 
 
La sovrabbondanza di informazioni gratuite messe a disposizione da internet  infatti rilancia la domanda di giornalismo: "Si rafforza la domanda di professionalità, persone che aiutino i lettori che vengono letteralmente sommersi da una valanga di informazioni", spiega Finzi. I lettori hanno bisogno di qualcuno di cui fidarsi che selezioni le notizie e che le verifichi. 
Preoccupato ma ottimista, Finzi è convinto che si stia entrando in una nuova fase storica, in cui  la auto organizzazione dei giornalisti è possibile. Ma deve cambiare anche la struttura dell'Ordine: "Internet ha dimostrato che non serve essere iscritti a un albo per fare informazione -osserva-. L'Ordine potrebbe diventare una struttura corporativa che dà un marchio di qualità, un bollino come sinonimo di garanzia: chi si sottopone alla verifica che non ottiene onori particolari  o privilegi. Ma l'onere di doversi impegnare per un'informazione di qualità e per il rispetto di determinare regole".