"Sgomberiamoli!". Il sociologo Maneri: "Così i giornali scadono nella costruzione di stereotipi"

17apr2012
Al seminario di Milano il docente dell'università Bicocca commenta i titoli dei giornali dagli anni '70 a oggi. L'avvocato Guariso: "La legislazione sull'immigrazione si presta più di ogni altra alla propaganda"

MILANO - Negli anni '70 nel mirino c'erano capelloni e meridionali, oggi stranieri e rom: i titoli di giornali e Tv risentono dei tempi. La carrellata di pagine di giornali mostrate oggi al seminario di Redattore sociale (vedi lanci precedenti) da Marcello Maneri, docente di sociologia all'università Bicocca, è divertente e preoccupante: "Furibonda battaglia tra polizia e capelloni, stanati dal villaggio beat di Nuova Barbonia", "Albanese condannato per il furto di una bicicletta. Esplode il caso immigrati"; "Immigrati, uno shock dietro l'altro", "Clandestino, stato d'emergenza". "Maroni: con i clandestini serve più cattiveria". "Sono solo esempi che spiegano come i giornali scadano nella costruzione di stereotipi, a volte per superficialità, in altre deliberatamente", afferma lo studioso.

Paolo Maneri ha dialogato con Alberto Guariso, presidente dell'associazione Avvocati per niente, su "Come si costruiscono le discriminazioni". "La legislazione sull'immigrazione si presta più di ogni altra a operazioni di propaganda -sottolinea Guariso-. Ed è quello successo con il pacchetto sicurezza varato dal ministro Maroni. Una decina di norme di questo pacchetto sono poi state bocciate dalla Corte costituzionale: non per cavilli giuridici, ma perché erano contrarie al nostro patto fondamentale per la convivenza civile che é la nostra stessa Carta costituzionale".

Ai giornalisti il compito di smascherare le assurdità di una legislazione frutto della propaganda. "Quando raccontate la storia e le sofferenza dei migranti dovete parlare anche delle leggi che cosi pesantemente incidono sulla loro vita - sottolinea Guariso-. Come è possibile che nessuno sottolinei l'assurdità di una legge che prevede che un imprenditore italiano per assumere uno straniero debba aspettare il decreto flussi e scegliere il dipendente tra le liste presso i consolati italiani nel mondo. L'unica soluzione sarebbe la concessione del permesso di soggiorno per ricerca lavoro: l'immigrato arriva e cerca un impiego, farsi conoscere. Ora invece entra irregolarmente. Le leggi vanno valutate quindi alla luce della vita delle persone, senza alimentare allarmismi. Il pacchetto sicurezza che ha introdotto il reato di clandestinità era ad altissimo tasso d'ideologia e basso tasso di efficienza". E' possibile seguire gli incontri anche dall'esterno, attraverso una diretta Twitter su @RedattoreSocial con l'hashtag #sgomberiamoli, sia attraverso i video messi on line su (Dp)