Boldrini: il giornalismo deve cogliere la sfida di “Parlare civile”

17apr2013
La presidente della Camera scrive ai partecipanti al seminario di Redattore Sociale (Roma, 18 aprile). “E’ proprio sui diritti delle minoranze che più facilmente si addensano le critiche a ogni forma di apertura istituzionale”

ROMA - I diritti delle minoranze sono il tema sul quale "più facilmente si addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale". Lo rileva Laura Boldrini nel suo saluto ai partecipanti al seminario "Parlare civile", organizzato da Redattore Sociale per domani, 18 aprile, a Roma (Porta Futuro, via Galvani n. 87). Un seminario "interessante e utilissimo" a cui la presidente della Camera era stata invitata prima che venisse stabilita la data di inizio delle votazioni per il nuovo Capo dello Stato, fissato proprio per domani, evento che naturalmente le impedirà di essere presente.

"Il tema scelto quest'anno, 'Parlare Civile', mi sta particolarmente a cuore - dice Boldrini - E questo molti di voi, con i quali per anni ho condiviso battaglie di civiltà sul linguaggio, lo sanno bene. Nasceva proprio da quest'esigenza ad esempio la Carta di Roma, il codice deontologico per giornalisti su immigrazione e asilo, per la cui attuazione mi sono a lungo impegnata quando ero portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati".

"Il vostro seminario però - aggiunge la presidente - va oltre e giustamente amplia l'area del cosiddetto 'parlare civile'. Mi sembra anche questa una sfida fondamentale che il giornalismo italiano non può non cogliere. Sempre partendo dal presupposto, da voi ben evidenziato nella quarta di copertina del vostro libro, secondo cui 'non esistono parole sbagliate. Esiste un uso sbagliato delle parole'".

"In queste poche settimane da Presidente della Camera - conclude - ho avuto già modo di verificare quanto resti alta nella società italiana la temperatura polemica riguardo ai diritti delle minoranze: è il tema sul quale più facilmente si addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale. Tutto questo, però, mi spinge a proseguire sul cammino che è da anni il nostro".