Tra falsi ciechi e falsi miti: i giornalisti e la normalità dei non vedenti

06set2016

Il 7 ottobre a Roma seminario di formazione (6 crediti riconosciuti dall’Ordine) organizzato da Redattore sociale e dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti: i disabili visivi “Persi di vista” e in cerca di una rappresentazione adeguata

Tra falsi ciechi e falsi miti: i giornalisti e la normalità dei non vedenti

Torna il 7 ottobre l’annuale appuntamento romano con Redattore sociale. Titolo: “Persi di vista – Tra falsi ciechi e falsi miti. Come raccontare il quotidiano delle persone non vedenti”. Luogo: sala convegni di “Porta Futuro”, quartiere Testaccio (ore 9-16).

La settima edizione del seminario di formazione per i giornalisti nasce da una partnership di Redattore sociale con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici). L’incontro – che vale 6 crediti formativi dell’Ordine dei giornalisti – si svolge a ridosso di due date importanti: la Giornata mondiale della vista (13 ottobre) e la Giornata nazionale del cane guida (16 ottobre). Un seminario dal tema insolito e suggestivo, dunque, che è anche “preparatorio” alla scrittura di articoli più corretti nel periodo in cui l’informazione si occuperà maggiormente della materia.

I ciechi e gli ipovedenti di oggi – si legge nell’introduzione al programma – possono raggiungere in ogni aspetto della loro esistenza un grado di pienezza impensabile solo due decenni fa. Non altrettanto velocemente, però, si è adeguata la loro rappresentazione sui media: è come se questo cambiamento avesse ‘sorpreso’ l’informazione, rimasta ancora legata a stereotipi, a vecchie parole e immagini, fino a perdere di vista i soggetti di cui parlava... Si è ancora lontani dal considerare normale il fatto che una persona cieca riesca a svolgere professioni complesse, accudire dei figli, occuparsi della casa, fare sport, avere successo a scuola, muoversi per il mondo in completa autonomia”.

I relatori, tutti non vedenti o ipovedenti ad eccezione del responsabile delle commissioni medico-legali dell’Inps (l’oculista Raffaele Migliorini), avranno proprio il compito di raccontare questa normalità. Tra loro, il giornalista e capo ufficio stampa della sede del Parlamento europeo a Roma Maurizio Molinari, la fotografa e critica radiotelevisiva Antonella Cappabianca, il sociologo e scrittore Mauro Marcantoni, la psicoterapeuta Katia Caravello che elencherà in apertura “Le dieci cose che (per pudore) non vi hanno mai detto sulla cecità”.

Insieme a Ada Ammirata, Linda Legname e al presidente dell’Uici Mario Barbuto cercheranno anche di spiegare perché “anche i non vedenti restano schiacciati negli schemi con cui di solito viene raccontata la disabilità: il pietismo, l’eroismo, il disprezzo verso i ‘falsi ciechi’ che spesso non sono tali”. E come si possono ribaltare questi schemi esplorando “con sguardo nuovo le caratteristiche di una delle forme di disabilità considerate tra le più gravi dall'OMS ma anche più misteriose e difficili da capire”.

La grafica del seminario è stata realizzata gratuitamente dal grande vignettista Sergio Staino, da alcuni anni non vedente a causa di una malattia degenerativa e testimone egli stesso di come si possa continuare a condurre una vita piena (e a disegnare) anche con questa grave limitazione sensoriale.

Vai al programma.