VIII Redattore Sociale 30 novembre 1-2 dicembre 2001

Nebbia

Dove sono andate a finire le notizie?

L'VIII Edizione di Redattore Sociale si basa su un'impressione paradossale; in quest'epoca a cavallo di due secoli, il giornalismo fatica più che mai a capire cosa succede nel mondo. Il risultato è una specie di surplace, dove stancamente si torna e si ritorna sugli ambiti, i personaggi, gli eventi già conosciuti (e rassicuranti). Il 2001 è stato l'anno che più di ogni altro ha sconvolto l'agende degli argomenti di cui occuparsi. Dapprima l'irrompere dei temi legati alla globalizzazione (economica e culturale), poi gli attentati negli Usa, quindi la guerra. Eppure la risposta del giornalismo - e di quello italiano in particolare - è stata solo a tratti adeguata a questi mutamenti di priorità. In questo clima, la percezione di fondo è stata di un disorientamento diffuso a cui, tranne alcune eccezioni, si è preferito rispondere riutilizzando i vecchi schemi di comprensione, o andando generalmente "al traino" dei fatti.
Quell'impressione, insomma, si è clamorosamente confermata. Malgrado l'apparente sovrabbondanza di notizie, è come se succedessero "meno cose" che in passato. Ma è davvero così?
E se il cambiamento accelerato delle società avesse invece creato nuovi "temi" ancora tutti da approfondire? ( e tra questi temi, quale deve essere, se mai può esserci, la visibilità dell'impegno sociale organizzato?).
Non ci sarà bisogno di un cambio di velocità anche da parte del giornalismo?
E di un po' più di audacia? Insomma, di più coraggio nell'usare nuove chiavi di lettura?
Ne discuteremo a Capodarco, in quello che dal 1994 è l'unico luogo in cui, per tre giorni, operatori dell'informazione e protagonisti dell'impegno sociale e culturale danno vita a un incontro dove la convivialità prevale sulla formalità, la riflessione prevale sulla fretta.